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Nuove regole e dotazioni per la sicurezza antincendio aziendale: cosa cambia dal 2021?

Nuove regole e dotazioni per la sicurezza antincendio aziendale: cosa cambia dal 2021?

La gestione della sicurezza antincendio nelle aziende ha subito importanti cambiamenti con l’entrata in vigore dei Decreti del 1, 2 e 3 settembre 2021. Questi aggiornamenti legislativi mirano a rendere più strutturata ed efficace la protezione dai rischi legati agli incendi in tutte le realtà lavorative, comprese quelle non regolate dal Codice di Prevenzione Incendi.

Il Decreto del 3 settembre 2021, ad esempio, introduce l’obbligo di organizzare la Gestione della Sicurezza Antincendio (GSA) anche per le attività che non rientrano nel Codice di Prevenzione Incendi. Questa misura impone che ogni azienda, indipendentemente dalle dimensioni o dal livello di rischio, adotti specifiche misure organizzative e progettuali per gestire in modo corretto le situazioni di emergenza.

A supporto di queste modifiche, il Decreto del 2 settembre 2021 definisce i criteri di gestione della sicurezza antincendio durante le normali operazioni e in caso di emergenza, come previsto dall’art. 46 del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro (DLGS 81/08). Il Datore di Lavoro è tenuto a valutare e implementare misure antincendio adeguate in funzione del livello di rischio presente in azienda. Tra i compiti principali vi sono la nomina e la formazione degli Addetti al servizio antincendio, garantendo una copertura sufficiente anche in caso di turnazioni e assenze.

Un altro aspetto cruciale riguarda la protezione degli addetti alla gestione antincendio. Il Testo Unico già evidenzia l’importanza dei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature necessarie per affrontare eventuali emergenze. Questi presidi devono essere sempre prontamente disponibili e collocati in luoghi facilmente accessibili all’interno dell’azienda.

La dotazione di attrezzature e strumenti deve essere definita attraverso un’analisi dettagliata del livello di rischio. Tuttavia, in mancanza di linee guida specifiche, il kit ARMPC si rivela una dotazione valida per le squadre di emergenza di livello 1, anche in contesti aziendali più piccoli. Un equipaggiamento adeguato non solo tutela la sicurezza degli addetti, ma contribuisce anche alla protezione dei beni aziendali composto da:

  • Armadio metallico con alette di aerazione dim.  L. 450xP350xH550, dotato di portello con lastra safe crash di ispezione (280×440) e chiusura sigillabile in materiale plastico
  • Torcia in gomma a LED ATEX 1W IP67 colore giallo. Peso 147 grammi – 60 Lumen.
  • Maschera a pieno facciale di classe 3 secondo la norma EN 136:1998 e conforme al regolamento EU 2016/425. Peso 570 grammi. SFARMPC Torcia
  • Filtro combinato e polivalente a vite unificata A2B2E2K2HgCO
  • Guanti 100% aramidico con interno in feltro al carbonio, anticalore e antitaglio CE EN 388 (2441) e EN407 (42423X), lunghezza 38 centimetri con temperatura massima di 350° C per 15 secondi.
  • Coperta  antifiamma e anticalore in fibra di vetro omologata R.I.N.A. 120×80 con contenitore a sfilamento rapido.

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Nuovo regolamento per l’ottenimento della patente per imprese e lavoratori autonomi nei cantieri

Nuovo Regolamento per l’Ottenimento della Patente per Imprese e Lavoratori Autonomi nei Cantieri

Dal 1° ottobre 2024 entra in vigore il nuovo regolamento che stabilisce le modalità per ottenere la cosiddetta “patente a punti” per le imprese e i lavoratori autonomi che operano in cantieri temporanei o mobili. Questo documento digitale viene rilasciato dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro ed è necessario per operare legalmente in questi contesti, tranne per chi possiede specifiche qualifiche, come l’attestato SOA (di livello III o superiore) o svolge solo attività intellettuali, come architetti o ingegneri.

Come funziona la patente a punti?

  • La patente parte da un punteggio di 30 punti, che può arrivare fino a 100.
  • I punti possono essere sottratti se vengono rilevate irregolarità o violazioni. Per continuare a operare, il punteggio deve rimanere sopra i 15 punti.
  • È possibile accumulare punti aggiuntivi, ad esempio per storicità aziendale o per investimenti in sicurezza sul lavoro.

E’ inoltre responsabilità dell’appaltatore, anche se non soggetto al regolamento, di verificare che i propri eventuali subappaltatori impiegati nei cantieri siano anch’essi in possesso della patente a punti o della certificazione SOA di classifica III o superiore.

 Requisiti per l’ottenimento della patente

Per richiedere la patente, le imprese e i lavoratori autonomi devono:

  • Essere iscritti alla Camera di Commercio.
  • Essere in regola con gli obblighi formativi e contributivi.
  • Possedere un documento di valutazione dei rischi e la certificazione fiscale.

Le domande devono essere presentate tramite il portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Le imprese straniere, invece, devono fornire un documento equivalente riconosciuto in Italia.

In fase di prima applicazione, per le imprese e i lavoratori autonomi già operativi in cantieri attivi che non siano in possesso della certificazione SOA di classifica III o superiore, sarà necessario presentare un’autocertificazione o dichiarazione sostitutiva, attestante il possesso dei requisiti previsti dall’art. 27, comma 1, del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, qualora richiesti dalla normativa vigente. L’autocertificazione o dichiarazione sostitutiva dovrà essere inviata tramite PEC all’indirizzo dichiarazionepatente@pec.ispettorato.gov.it

Decurtazione dei punti

Il punteggio della patente può essere ridotto in caso di violazioni, come la mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi o del piano di emergenza, con una perdita di 3-5 punti per ogni infrazione. Tuttavia, la decurtazione totale non supererà il doppio della violazione più grave.

Casi di sospensione

In caso di infortuni gravi nei cantieri, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro può sospendere la patente fino a 12 mesi. La sospensione diventa obbligatoria se l’infortunio è imputabile al datore di lavoro o al dirigente per colpa grave.

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Ciodue Spa ottiene la Certificazione UNI EN ISO 45001: un passo avanti per la salute e la sicurezza sul lavoro!

Ciodue Spa ottiene la Certificazione UNI EN ISO 45001: un passo avanti per la salute e sicurezza sul lavoro!

Ciodue Spa ha recentemente ottenuto la certificazione UNI EN ISO 45001, dimostrando il proprio impegno nella tutela della salute e sicurezza sul lavoro.

La certificazione UNI EN ISO 45001 rappresenta uno standard internazionale per i sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSSL), con l’obiettivo di prevenire infortuni e malattie professionali e promuovere un ambiente di lavoro sicuro e sano. Ottenere questa certificazione richiede un approccio rigoroso e una costante attenzione ai processi interni, nonché un forte impegno da parte di tutti i livelli dell’organizzazione.

L’importanza della certificazione UNI EN ISO 45001

Essere conformi alla norma UNI EN ISO 45001 non è solo un segno distintivo di eccellenza, ma anche una garanzia per i dipendenti, i clienti e i partner commerciali. La certificazione è un chiaro indicatore che l’azienda ha implementato procedure efficaci per identificare, gestire e ridurre i rischi legati alla salute e sicurezza sul lavoro.

In un mondo in cui le normative in materia di sicurezza sono in costante evoluzione, la certificazione UNI EN ISO 45001 aiuta le aziende a mantenere uno standard elevato, assicurando che tutte le misure preventive siano allineate alle best practices internazionali. Per Ciodue Spa, questo rappresenta un passo decisivo verso l’eccellenza, rafforzando il proprio ruolo responsabile nel settore industriale.

Il processo di certificazione e il coinvolgimento di tutto il team

Il percorso verso l’ottenimento della certificazione non è semplice e richiede il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate. In Ciodue Spa, il processo è stato affrontato con grande serietà, partendo da un’attenta analisi dei rischi fino all’implementazione di soluzioni concrete per minimizzarli. La cultura aziendale di Ciodue Spa promuove una partecipazione attiva dei dipendenti, riconoscendo l’importanza del loro contributo nella creazione di un ambiente di lavoro sicuro e protetto.

Ogni settore dell’azienda è stato coinvolto nel processo, garantendo che le pratiche di sicurezza fossero integrate in ogni aspetto delle operazioni quotidiane. Questo ha portato non solo al rispetto dei requisiti della norma UNI EN ISO 45001, ma anche al miglioramento continuo del sistema di gestione della salute e sicurezza.

Benefici della certificazione per l’azienda e i dipendenti.

Per Ciodue Spa, l’ottenimento della certificazione UNI EN ISO 45001 non è solo un traguardo, ma anche un incentivo a proseguire sulla strada dell’eccellenza. I benefici della certificazione sono molteplici e si riflettono non solo nella riduzione dei rischi di incidenti sul lavoro, ma anche in una maggiore consapevolezza tra i dipendenti riguardo alle pratiche di sicurezza.

 

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Gommisti: Novità, Normative e Impatti sulla Prevenzione Incendi

Gommisti: Novità, Normative e Impatti sulla Prevenzione Incendi

Negli ultimi tempi, il settore ha visto un cambiamento significativo nelle normative che regolano la prevenzione incendi. In particolare, queste attività, non sono più equiparate alle autofficine e, di conseguenza, non sono più soggette alle stesse visite e controlli di prevenzione incendi.

Cosa significa tutto questo per i gommisti e per la sicurezza degli impianti?

Le Nuove Normative

Con le nuove normative, l’attività del gommista è stata distinta dalle autofficine. Questo cambiamento ha portato a una revisione dei requisiti di sicurezza, in particolare per quanto riguarda la prevenzione incendi. Prima, i gommisti dovevano sottoporsi a controlli rigorosi simili a quelli delle autofficine, ma ora la situazione è cambiata.

Con la Circolare del Ministero dell’Interno n.12324 le attività di gommista infatti non sono più equiparate alle attività di autofficina e quindi non sono più soggette alle visite e ai controlli di prevenzione incendi nelle seguenti condizioni:

  • devono svolgere esclusivamente attività di riparazione, installazione e sostituzione di pneumatici e camere d’aria ed equilibratura e convergenza delle ruote;
  • non siano ricomprese altre particolari attività “a caldo” quali, ad esempio, la vulcanizzazione della gomma;
  • non devono stoccare quantitativi di gomme superiori ai 10.000 Kg.

Impatti sulla Prevenzione Incendi

  • Riduzione delle Visite di Controllo: I gommisti non sono più obbligati a seguire lo stesso iter di controlli periodici per la prevenzione incendi. Questo comporta una riduzione delle visite ispettive da parte degli enti competenti.
  • Autonomia Maggiore: I gommisti hanno ora maggiore autonomia nella gestione delle misure di sicurezza antincendio. Tuttavia, è essenziale che continuino a mantenere alti standard di sicurezza per proteggere sia i lavoratori che i clienti.
  • Focus sulla Formazione: Nonostante la riduzione dei controlli, è fondamentale che i gommisti investano nella formazione del personale per la prevenzione incendi. Conoscere le procedure di emergenza e saper utilizzare gli estintori può fare la differenza in situazioni critiche.

Consigli per i Gommisti

  • Valutazione dei Rischi: Effettuare una valutazione periodica dei rischi per identificare possibili pericoli e adottare misure preventive adeguate.
  • Manutenzione degli Impianti: Garantire la manutenzione regolare degli impianti e delle attrezzature per prevenire guasti che potrebbero causare incendi.
  • Procedure di Emergenza: Redigere e aggiornare i piani o le procedure di emergenza, assicurandosi che tutto il personale sia a conoscenza delle procedure da seguire in caso di incendio.

Conclusioni

Le nuove normative che distinguono le attività di gommista dalle autofficine rappresentano un cambiamento importante nel settore, la prevenzione incendi non deve essere trascurata e con le giuste precauzioni, è possibile gestire in modo efficace la sicurezza degli impianti.

Se sei un gommista e desideri ulteriori informazioni su come adeguarti alle nuove normative e migliorare la sicurezza del tuo impianto, non esitare a contattarci. SopranCiodue è specializzata in sicurezza e impianti antincendio, siamo qui per aiutarti e supportarti.

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La tua Sicurezza è la nostra priorità: sistemi antincendio obbligatori nelle case turistiche in affitto.

Sistemi antincendio obbligatori nelle case turistiche in affitto.

Sulla gazzeta ufficiale del 16-12-2023 è stata emanata la legge che disciplina le locazioni per finalità turistche, le locazioni brevi e delle attvità turistco-ricettive e che rappresenta una interessante e importante apertura di mercato verso attvità ad oggi rimaste escluse dall’applicazioni di qualsiasi misura antncendio. (DL145-23 (conv. L191-23) art. 13 ter n. 7)

L’Importanza della Sicurezza Negli Affitti Turistici:

Se sei un proprietario che offre locazioni a scopo turistico, è importante essere al corrente dei requisiti normativi per garantire la sicurezza dei tuoi ospiti. In questo articolo, esploreremo l’importanza di avere un estintore nelle unità immobiliari destinate a locazioni turistiche, in conformità con le disposizioni legali vigenti.

La sicurezza degli ospiti è una priorità assoluta per chiunque offra locazioni turistiche. Oltre a fornire un’esperienza confortevole e accogliente, è fondamentale garantire che gli ospiti siano al sicuro durante il loro soggiorno. In conformità con le normative locali e nazionali, ci sono requisiti specifici che i proprietari devono rispettare per garantire un ambiente sicuro e protetto.

Requisiti Normativi: Estintore

Secondo le normative vigenti, le locazioni a scopo turistico devono essere dotate di almeno un estintore per garantire la sicurezza degli ospiti in caso di emergenza. Gli estintori dovranno essere portatili a norma di legge da ubicare in posizioni accessibili e visibili, in particolare in prossimità degli accessi e in vicinanza delle aree di maggior pericolo e, in ogni caso, da installare in ragione di uno ogni 200 metri quadrati di pavimento o frazione, con un minimo di un estintore per piano.

Per consentire la pronta estinzione di un principio di incendio, devono essere installati estintori di capacità estinguente minima non inferiore a 13A e carica minima non inferiore a 6 kg o 6 litri, in numero tale da garantire una distanza massima di raggiungimento pari a 30 m.

Essendo l’attività in luogo chiuso e con permanenza di persone, é opportuno l’uso di estintori di tipo idrico, in quanto l’uso di estintori a polvere potrebbe compromettere l’orientamento degli occupanti durante l’esodo in emergenza o altre operazioni di messa in sicurezza; inoltre la polvere potrebbe causare irritazioni sulla pelle e sulle mucose degli occupanti.

Responsabilità del Proprietario:

I proprietari delle locazioni turistiche hanno la responsabilità di assicurarsi che le loro proprietà rispettino i requisiti normativi in materia di sicurezza. Ciò include la presenza di  estintori funzionanti. In caso di mancata conformità, i proprietari potrebbero essere soggetti a sanzioni e potenziali responsabilità legali in caso di incidenti.

 

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